Weather mark

Vi scrivo da Bowen.

Da ormai un mese ho il sonno disturbato, incubi e frame della giornata trascorsa fanno si` che io passi gran parte del tempo a rotolarmi nel letto; mi sembra quasi di sentire la sveglia che mi alita sul collo e non di rado mi ritrovo a fissare lo spiraglio della finestra. Se scorgo il cielo ancora scuro tiro un sospiro di sollievo, potrei provare a riaddormentarmi, se si intravedono le prime luci dell’alba sono spacciata. Nel dubbio e` sempre meglio alzarsi e fare pipi`.

Puo` sembrare una follia ma dopo due anni siamo di nuovo alle prese con il lavoro in farm. Essendo il lavoro in fabbrica finito prima del previsto ci siamo messi alla ricerca di altre possibilita` di lavoro stagionale. Vi ricordate sicuramente che l’esperienza nella farm di melanzane nella tristissima Ayr si e` rivelata molto remunerativa, quindi abbiamo deciso di riprovarci. A soli 100km da Ayr c’e` Bowen, piu` turistica, con numerose farm e altrettante spiagge, perfette per trascorrere i giorni liberi.

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Siamo in Queensland e i working hostel sono la norma, ma quest’anno ci siamo imposti di trovare un appartamento per conto nostro e di recarci nelle varie farm autonomamente per candidarci. Non e` stato facile, ci abbiamo messo diverse settimane prima di ricevere una chiamata e non solo perche` siamo arrivati in anticipo rispetto all’inizio della stagione, ma soprattutto perche` molte farm hanno accordi con gli ostelli (ottieni il lavoro solo se alloggi nell’ostello tal dei tali) o con contractors asiatici. Questi ultimi, manco a dirlo, si prendono una parte del tuo stipendio (gia` al di sotto del minimo legale) e preferiscono team di cinesi/coreani poiche` sono gli unici che non battono ciglio sulla paga e sui diritti spesso negati. Avrete gia` capito che tutto questo non fa per noi, non abbiamo mai accettato pagamenti in nero e tanto meno una paga al di sotto dei 21$/h.

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Il consueto giro settimanale delle farm ha ogni volta condizionato il mio umore dei giorni successivi: numerosi ”vi faremo sapere” di facciata e poco rassicuranti ”ritornate tra due/tre settimane”. Un tuffo in mare e` stato quasi sempre l’unica consolazione.

Tornare dopo due settimane e sentirsi dire ”ma sai, riceviamo tanti backpackers ogni giorno e non sappiamo mai cosa dire per mandarli via”. Bel ragionamento del cazzo. Proprio quando avevamo perso le speranze abbiamo ricevuto la chiamata di una delle due farm piu` grandi in cui ci sarebbe piaciuto lavorare. Non so cosa preveda il calendario cinese ma per me questo e` l’anno dei pomodori. Ho iniziato a Gennaio in fabbrica e finiro` probabilmente ad Ottobre in questa farm che impacchetta nientepopodimenoche pomodori.

I ritmi sono piu` frenetici rispetto alla piccola farm di melanzane ad Ayr, lavoriamo in media 8/10 ore al giorno per sei giorni a settimana e mai mi sarei aspettata di essere felice di avere un giorno off – riuscire a fare la lavatrice e a piegare i panni nello stesso giorno e` diventata una gioia non indifferente.

A giorni alterni sono sul rullo del controllo qualita` e questo significa stare tutto il tempo ferma in piedi a scartare pomodori e con la mente che vaga. Il primo giorno in 10 minuti ci sono state illustrate le diverse malattie che danneggiano un pomodoro (bacterial spot, insect damage ecc), i difetti meccanici, cromatici, climatici ecc, le percentuali che fanno si` che un pomodoro sia di first o second grade o nel peggiore dei casi rubbish da scartare senza pieta`. Ebbene, dopo 10 min e con le idee tutt’altro che chiare secondo loro ero pronta per iniziare a lavorare. In pochi secondi avrei dovuto distinguere a mente una macchia batterica da un puntino di insetto, capirne la percentuale sulla superficie totale del pomodoro e spingerlo nella corsia giusta. E ancora, sentire al tatto se il pomodoro e` morbido (troppo? poco? decisamente troppo?), se presenta segni al picciolo, se ha tagli superficiali, tagli profondi, ammaccature invisibili (il mio incubo), se ha una forma triangolare (rubbish), se e` curvo anziche` flat, se e` bruciato dal sole, se ha protuberanze strane ecc. Non vi fuma gia` il cervello? Immaginate di farlo su un rullo che viaggia senza sosta con tonnellate di pomodori stretti tra loro e il supervisor che controlla random le corsie e le scatole finali. Quando con la coda dell’occhio vediamo il Sergente arrivare si tratta quasi sicuramente di guai e cazziatoni. Due settimane fa un acquazzone durato senza sosta per mezza giornata ha danneggiato le piantagioni e ancora oggi il nostro peggior incubo e` il pomodoro col weather mark che finisce per sbaglio nel first grade.

Oggi, dopo un mese, posso dire di riuscire a catalogare un pomodoro in mezzo secondo senza quasi alcun dubbio. Ma che fatica ragazzi! I primi giorni avevo le braccia che si incrociavano goffamente (ho la buca del second grade alla mia destra e quella del rubbish a sinistra) nel tentativo di spingere i pomodori nella corsia giusta, con la mente che dopo diverse ore di lavoro inizia a giocare brutti scherzi. Ci sono stati momenti che presa dal panico ho iniziato a buttare pomodori a caso pur di non farmi vedere impalata mentre me la facevo sotto dalla paura :)

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I giorni dispari sono nell’area pack con altre 4/5 ragazze e il nostro lavoro consiste nel tenere d’occhio una quarantina di bilance (con altrettante scatole), pennarello alla mano e scatola nell’altra. La bilancia si chiude quando segna 10.2 kg e una luce lampeggia per indicarti di rimpiazzare la scatola piena con una vuota non prima di aver segnato la dimensione del pomodoro (medium, small, m/l, large) e il colore (1/2, 3/4, color) sul lato esterno. Ogni bilancia ha uno schermo che indica peso e categoria. Immaginateci in una giornata frenetica con 15 e piu` bilance che lampeggiano contemporaneamente, con le mani che ti sudano nei guanti di gomma, le scatole che si inceppano, noi che corriamo a destra e sinistra per evitare che i pomodori che restano in attesa nella bilancia chiusa si spappolino senza darti il tempo di imprecare. Leggi small e segni medium, spingi la scatola e questa si incastra nel rullo, ti giri per prendere una scatola e ti scontri con quella che sta correndo alla bilancia in fondo alla corsia. Volano ‘fuck’ che nemmeno nella stagione migratoria delle rondini.

I primi giorni mi facevano malissimo i polsi e le dita a furia di spingere scatole pesanti per cosi` tante ore, oggi invece posso dire che, dolori alle gambe a parte, potrei quasi non lamentarmi. Potrei. Quasi. Dopo 5/6 ore non senti piu` la stanchezza e subentra la noia. Ti ritrovi a cantare la stessa canzone in loop e, quando il Sergente non c’e`, perfino a scambiare due parole con le altre; ovviamente un secondo prima sei nella bilancia accanto e un secondo dopo sei a 10 bilance piu` in la e la conversazione si interrompe. A tutto questo aggiungeteci i rumori circostanti che ti trapanano le orecchie.

Andrea lavora in shed con me, assieme ad altri 4/5 ragazzi si occupa di posizionare le scatole piene sui diversi pallet (tra qualche mese si ritrovera` con due bicipiti paurosi haha) e di sostituire i bin pieni dei pomodori scartati.

Pero`, ci credete che sono felice?

Il conto in banca sale, viviamo in un bellissimo appartamento quasi tutto per noi a soli 5min in macchina dalla farm, un giorno libero per goderci il sole (a parte oggi) e il mare, pomodori gratis, amici e buon cibo. A volte bisogna tirarmi giu` dal letto con la forza, ma su questo posso migliorare.

[Olga dove sei?]

7 pensieri su “Weather mark

    • Sono li` che penso ”questo e` second, questo e` rubbish” per 10 ore (per fortuna un gg si` e uno no) quindi dopo un po` pensi sinistra ma butti a destra e viceversa hahaha

      E quando sono tanti da scartare e per fare veloce ne prendi due ma… hai un pomodoro rotto nella mano destra e devi buttarlo a sinistra e nella mano sinistra uno appena ammaccato che va a destra? mi ci vedi? non ti e` venuto gia` mal di testa al pensiero? :)

      smack <3

  1. Non sai quanto sono felice di leggere tue (buone) nuove!
    L’area di Bowen mi era piaciuta molto, anche se quando ci sono passata il tempo non era proprio bellissimo…Ma si fanno ancora i bagni??? che invidia nera!
    Melbourne ci sta regalando giornate poco invernali…ma comunque maglione di lana e cappello.
    A presto!

    • L’acqua è freddina adesso ma il bagno si fa dai :) maggio ce lo siamo goduto tutto, eravamo tutti i giorni in spiaggia essendo che le farm ci rimbalzavano tutte :( 10 ore in farm ogni giorno mi stanno facendo perdere la preziosa abbronzatura che avevo raggiunto grr

      Prima o poi ti leggo, stamane avevo iniziato ma poi sono dovuta scappare al lavoro ed erano le 6.45 haha

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