Road sweet road

Vi scrivo da Melbourne. Ma per parlarvi di Melbourne e` ancora presto. Abbiamo lasciato Factorycity il 30 Aprile e dopo aver chiuso la porta di casa mi e` preso il magone, salutare Nick – the best landowner ever – che si augura di rivederci l’anno prossimo, Cindy e Dean, prendere un caffe` con Maurie e Josh a cui ho promesso di tornare il prossimo Gennaio con un accento migliore (your english is very good but your accent… cit.) mi ha ricordato che Factorycity non e` stata solo lavoro lavoro lavoro ma anche tante belle amicizie. Ci siamo persi il team tomatoes party che si sarebbe tenuto nel fine settimana ma proprio non potevamo restare in citta` cosi` a lungo. I baci e gli abbracci degli ultimi minuti dell’ultimo shift, l’essere arrivata fino alla fine, mi ha ricordato l’ultimo giorno di scuola quando ci si saluta con la certezza di rivedersi alla fine dell’estate. Non ho pianto, lo giuro.

Ma veniamo al road trip – radio a palla, mappa alla mano. Ci siamo messi in marcia per visitare alcune citta` del Victoria. Abbiamo allestito il letto sul retro dell’auto, rimesso tutto in valigia e tirato fuori gli odiati sacchi a pelo. Abbiamo passeggiato lungo le strade di Bendigo , famosa per i numeri edifici e chiese di epoca vittoriana, Ballarat e Arat restando sempre affascinati dalla pulizia e dalla cura degli spazi pubblici (bagni compresi). Non ho potuto fare a meno di notare i numerosi sorrisi, le aiuole perfette, l’assenza di scritte idiote sui muri (alcuni li chiamano graffiti), il calore con cui ti accolgono ai Visitor Centre (a volte anche troppo!) non appena scoprono che sei italiano, ohhh I love Italy, Venice ohhh lovely, Florence? Beautiful!, di dove sei, da quanto sei in Australia, ti piace? (a questa risposta ci tengono particolarmente) e tu magari eri entrato per una capatina veloce e una brochure. Gli australiani sono meravigliosi, cosi` pacati e cordiali a livelli impensabili in Italia.

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Era il primo Maggio quando siamo arrivati al Grampians National Park: mille tornanti, verde a perdita d’occhio, pace assoluta, aria pura e canguri adorabili che si lasciavano accarezzare. Non sono piu`abituata ai percorsi in salita ma una volta arrivata in cima dimentico di lamentarmi e mi godo i panorami meravigliosi. Qualora ve lo steste chiedendo, si` penso spesso alla Nuova Zelanda e non ho ancora cambiato idea a riguardo, eheh. La cosa simpatica e` che se durante il percorso incontri altri turisti puoi star certo che tutti ti rivolgeranno un sincero Hello! o ricambieranno col sorriso il tuo saluto. E` una piacevole abitudine che spero di non perdere in futuro. Che ne pensate? Penseranno che sono pazza?

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E` di nuovo mattina e siamo pieni di energia, diretti a Portland per un primo incontro con l’oceano. Quello che ti colpisce dei panorami australiani e` proprio l’immensita` di quello che vedi, non ci sono cornici e tutto ti sembra piu` grande, l’orizzonte e` piu` lontano di quanto eri abituato a vedere. E` raro che un posto sia affollato ed inevitabilmente questo ti fa pensare con tristezza alle spiagge italiane, maltrattate e prese d’assalto (per certi versi, questo in Italia e` positivo, non lo metto in dubbio). Non so voi ma a me l’idea di passare l’estate tra il chiasso della gente e le urla dei venditori ambulanti, terrorizza. Parlo sul serio. Qualcuno puo` capirmi?

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Il tempo non e` dei migliori quindi facciamo una breve sosta al Cape Nelson Lighthouse, che scopriamo essere chiuso di domenica, e a Portfairy. La giornata e` iniziata con un triste episodio: un wallaby ha deciso di tagliarci la strada e per scansarlo Andrea ha sterzato violentemente al punto che a momenti mi prendeva un infarto. E’ fatta, e` morto mi dico e inizio un pianto disperato e incontrollabile. Lo fisso dallo specchietto retrovisore, e` inerme al centro della strada quando ad un certo punto lo vedo saltellare a fatica per trovare un riparo. Andrea prende coraggio e si avvicina, e` ferito e spaventato cosi` decidiamo di chiamare i soccorsi nella speranza di poterlo aiutare. Arriva la Polizia che ci assicura che sara` fatto il possibile. Questa triste vicenda ci accompagnera` per i giorni a seguire.

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Passiamo la notte nella campagna piu`desolata non prima di aver ammirato il tramonto dal vetro posteriore dell’auto. Ha piovuto tutta la notte e la brina sui vetri ci da’ il buongiorno. Centinaia di mucche al pascolo intorno a noi ci fanno scoppiare in una risata isterica. Orgogliosa per l’ennesima notte passata in macchina (non avrete i miei soldi, luridi caravan park!), inizio a lavarmi i denti con un panorama non indifferente alle mie spalle. Mi sono ricalata perfettamente nei panni wild. Siamo a Warrnambool e ancora una volta restiamo affascinanti dal verde che caratterizza i parchi cittadini, questo in particolare e` incredibile. Un altro dettaglio che mi lascia piacevolmente sbigottita e` vedere che ogni mattina c’e` qualcuno che si occupa di pulire i bidoni della spazzatura (e intendo proprio con getto d’acqua e panno spugna, riuscite a crederci?), il pulsante dei semafori pedonali (ancora una volta: seriously?) e le numerose aree barbeque sparse per la citta`. Sembra fantascienza, mille punti all’Australia!

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Ci siamo, i segnali stradali ci ricordano che stiamo per addentrarci nella famosa Great Ocean Road, presente nella top ten dei migliori road trip al mondo. Ne avete gia`sentito parlare immagino ed e` nella vostra wish list, confessate. I colori dell’acqua, le onde che si ingrangono silenziose a riva, le rocce cosi` maestose e ancora una volta il silenzio a fare da sottofondo, contribuiscono a rendere memorabili questi 250km di costa. Vi lascio alle foto perche` non c’e` davvero nulla da aggiungere.

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Peterborough

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The Twelve Apostles

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Lorne, Teddys Lookout

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Geelong

E anche questa e` fatta. Sono sopravvissuta a sette giorni di road trip. Up for me! Come gia` sapete ora siamo a Melbourne e trascorreremo qui l’ultimo mese della nostra permanenza in Australia. Preparate i fazzoletti.

12 pensieri su “Road sweet road

  1. Ti capisco perfettamente per il povero animaletto messo sotto, in Australia ero sconcertata dal numero di canguri e simili morti accanto alla strada, ma d’altronde è come qua cani e gatti, poche anime pie chiamano i soccorsi, tu l’hai fatto! Bello tutto, io pure voglio fare un viaggio on the road con teeeee!

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